Clicca per inviarci una E-Mail oppure telefona al n° 349-1469490 e-mail: gbuccoliero@libero.it

Imposta come Pagina Iniziale

AREA RISERVATA

Aggiungi ai Preferiti

 

Home Commenti Sommario Site Map Ricerca

Innovazione
Dove Siamo System Integration Novità Attivita' Servizi BUSINESSPASS Innovazione Contattaci Info Supporto Tecnico Downloads di Drivers

 

MENU'

Home

 

 

 

<BGSOUND SRC="music/i_love_you_much_to_much2.wma">

 

........Ritieni davvero Che il tuo PC sia SICURO e Immune dalla perdita Accidentale dei DATI?!?!?!?!?!??!?!

 

Dopo centinaia di interventi su diversi computers provenienti da altri dealers, abbiamo maturato la convinzione che risulta esserci un abisso tra quello che il panorama informatico offre comunemente e quanto consideriamo noi possibile offrire al cliente.

Non v'è dubbio alcuno che l'acquisto di un computer va considerato in base ad alcuni fattori che l'utente di solito ignora completamente. Di fatto il mercato è avvezzo a proporre un prodotto che spesso predilige il profitto, a discapito della qualità, laddove l'hardware è sovente di pessima qualità (discorso valido anche per le marche blasonate).

Le partizioni

Un singolo hard disk può essere diviso in diverse partizioni, ciascuna delle quali funziona come se fosse un disco separato. L'idea è che se avete un hard disk e ad esempio volete avere due sistemi operativi, potete suddividere il disco in due partizioni; ciascun sistema operativo userà la sua partizione come vuole e non toccherà quella dell'altro. In questo modo i due sistemi possono coesistere in pace sullo stesso hard disk, mentre senza le partizioni ci sarebbe voluto un disco per ciascun sistema operativo.

L'MBR, i settori di boot e la tabella delle partizioni

Le informazioni sul partizionamento di un hard disk si trovano nel suo primo settore (cioè, il primo settore della prima traccia della prima superficie del disco). Questo settore si chiama master boot record (MBR) del disco: è il settore che il BIOS legge ed avvia quando la macchina viene accesa. Il master boot record contiene un piccolo programma che legge la tabella delle partizioni, controlla quale partizione è attiva (cioè quale è contrassegnata come avviabile) e legge il primo settore di quella partizione, il boot sector (settore di avvio) della partizione (anche l'MBR è un settore di avvio, ma ha uno status speciale e quindi un nome speciale). Il boot sector contiene un altro programmino che legge la prima parte del sistema operativo contenuto in quella partizione (sempre che sia avviabile) e lo avvia.

Lo schema di partizionamento non è costruito all'interno dell'hardware e nemmeno nel BIOS: è solo una convenzione che viene seguita da molti sistemi operativi: non tutti, ma quelli che non lo fanno sono le eccezioni. Alcuni sistemi operativi permettono l'uso di partizioni, ma occupano una partizione sull'hard disk ed usano il loro metodo di divisione specifico al suo interno. Quest'ultimo tipo coesiste pacificamente con gli altri sistemi operativi (incluso Linux) e non richiede misure speciali, ma un sistema operativo che non supporta le partizioni non può coesistere sullo stesso disco con un altro sistema.

Come precauzione è una buona idea scrivere su carta la tabella delle partizioni, in modo che se si corrompesse ci sarebbe una speranza di non perdere tutti i file (una tabella delle partizioni corrotta si può recuperare con fdisk). Le informazioni rilevanti si ricavano dal comando fdisk -l:

$ fdisk -l /dev/hda

Disk /dev/hda: 15 heads, 57 sectors, 790 cylinders
Units = cylinders of 855 * 512 bytes

Device Boot Begin Start End Blocks Id System
/dev/hda1 1 1 24 10231+ 82 Linux swap
/dev/hda2 25 25 48 10260 83 Linux native
/dev/hda3 49 49 408 153900 83 Linux native
/dev/hda4 409 409 790 163305 5 Extended
/dev/hda5 409 409 744 143611+ 83 Linux native
/dev/hda6 745 745 790 19636+ 83 Linux native
$

Al giorno d’oggi la tecnologia si fa sempre più strada e la mole di dati che si devono archiviare sono sempre maggiori. Basti pensare alle foto delle ultime fotocamere, più aumentano i pixel, più aumenta lo spazio occupato; oppure agli mp3, più aumenta il bitrate, pù aumenta lo spazio.
Data la mole dei dati da archiviare, spesso l’hard disk del nostro computer non è sufficiente. Ecco quindi che si prospetta l’acquisto di un nuovo supporto adatto a contenere tutti i dati che vogliamo archiviare. Questa guida si propone di spiegare come scegliere il nuovo hard disk, come installarlo e come verificarne il funzionamento, cercando di risolvere i maggiori problemi che si possono riscontrare durante queste operazioni.

LA SCELTA DELL’HARD DISK


Un passo importante è appunto la scelta del supporto. Istintivamente saremmo portati ad acquistare “il più grande” in commercio, ma spesso questo non risulta efficace; bisogna intanto tenere in considerazione di alcuni piccoli particolari:

compatibilità con il sistema: dobbiamo verificare che la nostra scheda madre supporti l’hard disk che vogliamo acquistare. Si sono verificati infatti troppo spesso dei casi in cui l’hard disk acquistato non veniva pienamente supportato dalla scheda madre, con il risultato di trovarsi uno spazio minore di quello effettivo dell’hard disk. È bene quindi informarsi (sul manuale della scheda madre o sul sito del produttore) se l’hard disk sia supportato oppure se magari esista un aggiornamento del bios che possa ovviare questo problema (spesso infatti il problema si risolve aggiornando il bios)


effettiva utilità dell’hard disk: è inutile acquistare un hard disk di enormi dimensioni per poi lasciarlo inutilizzato. Sarà utile acquistare un hard disk molto grande se il computer verrà destinato all’archiviazione di un grande quantitativo di dati; se il computer ci serve per navigare in internet e per scaricarci le foto del mare che poi copieremo su un cd e elimineremo dal computer, allora un hard disk di medie dimensioni può bastare.


prezzo: c’è da tener conto anche di questo fattore, il prezzo degli hard disk cresce proporzionalmente alle sue dimensioni.


Inoltre le schede madri supportano più di un hard disk (controllate la documentazione della vostra scheda madre), quindi se un giorno ci accorgiamo che il nostro hard disk diventa stretto possiamo sempre scegliere di aggiungerne un altro.

Un altro fattore importante da tener conto è sicuramente il tipo di hard disk; non vorremmo mai acquistarne uno e poi scoprire che non va bene per il nostro computer. Infatti in commercio esistono hard disk IDE e hard disk SATA. I SATA sono hard disk di ultima generazione, molto veloci e molto capienti, ma non sempre supportati dalle vecchie schede madri a meno di installare anche appositi controller, mentre gli IDE sono hard disk di vecchia generazione, ancora ampiamente supportati dalle nuove schede madri (che sempre più spesso hanno il controller SATA integrato) e sono più lenti. Per conoscere il tipo di hard disk supportato dal proprio sistema è sempre consigliato consultare il manuale della scheda madre; se scopriamo che i SATA sono supportati allora sarebbe preferibile acquistare hard disk di questo tipo.

Partizionamento dei dischi

Una delle fasi più delicate del processo di installazione è quella concernente il partizionamento dei dischi e la scelta del tipo di file system da montare.
Partendo dal presupposto di una situazione ideale rappresentata dalla presenza di un sistema con due dischi rigidi differenti, è consigliabile suddividere il primo disco in due partizioni logiche, una dedicata al sistema operativo e l’altra agli applicativi. Viceversa su un secondo disco è consigliabile memorizzare soltanto i dati degli applicativi.
In entrambe le situazioni per poter usufruire delle caratteristiche di sicurezza, efficienza e compressione dei dati fornite da Windows 2000 bisogna creare le partizioni utilizzando esclusivamente il file system NTFS.

FORMATTAZIONE & PARTIZIONI
E' uno dei passaggi fondamentali. Già da qui possiamo gettare le basi per un comportamento corretto di Windows. Ora, sia il 2000 che XP sono autoinstallanti e dotati di un sistema di partizionamento iniziale. Cosa è una partizione? Detto in termini semplici è una “divisione” dell’Hard Disk. In sostanza noi dividiamo il nostro HD da 120 Gb (esempio) in piccoli hd. E perché mai dovremmo fare una cosa del genere? Per almeno due motivi:

1) Perché un OS che si trovi in un HD altamente frammentato, perderà di funzionalità, stabilità ed affidabilità in men che non si dica.
2) Perché vi voglio vedere a fare il defrag di 120 Gb pieni come un uovo… e magari avete anche fretta......

Siamo seri: non possiamo avere TUTTO quello spazio libero, perché sarebbe inutile e difficilmente gestibile. E’ come avere un unico soggiorno di 700 mq senza un tramezzo: poco pratico no? Allora si partiziona. Ma come? Con che criterio? Cominciamo a chiarire che è meglio formattare in NTFS, poiché ha maggiori possibilità di manutenzione preventiva e recupero da danni.

A questo punto è importante andare a creare MINIMO 3 partizioni.

1) Partizione di Sistema. Qui andranno Windows e tutte le applicazioni (Autocad, 3DStudio, Rhino, Lightwave, Photoshop e via dicendo)
2) Documenti. Il nome parla chiaro: files di ogni risma, esperimenti, giochi.
3) Swap. La partizione proibita. Servirà all'OS per gestire i suoi "problemi esistenziali", una partizione dove potrà fare tutti i danni che LUI ritiene necessari (files temporanei, di memoria, immagini di archivi compressi).

Se lo spazio vi assiste potete serenamente avere ulteriori partizioni. Magari potreste averne una solo per i "documenti", una solo per i "giochi", una solo per la "musica". Diciamo che 3 è la base di partenza.
Quanto devono essere grandi? Ottima domanda. Andiamo sempre per ordine:

1) Partizione di Sistema. Dimensioni consigliate: Minimo 7 Giga. E' giusto che Windows e gli altri programmi si muovano comodamente. Non dobbiamo concepire questa partizione come una sorta di "bara" su misura dentro cui racchiudere i nostri applicativi. Ci deve essere spazio per ogni sorta di operazione.
2) Documenti. Diciamo che nasce da una formula: Spazio totale - (Sistema + SWAP). In pratica raccoglie lo spazio rimanente dopo aver creato Sistema e Swap. Più semplice di così... (siamo nel caso di 3 partizioni. Potreste aver deciso di averne 6. Regolatevi di conseguenza)
3) Swap. Per la partizione proibita. Sconsiglio meno di 3 giga. Ogni forma di file temporaneo generato da Windows o applicativo, ogni pagina web del nostro browser, tutte le INUTILIA che potrebbero solo contribuire a frammentare il nostro hard disk vanno rinchiuse qui dentro. Qui potrà accadere di tutto. Ma solo qui!!!

Che vantaggio ci porterà il partizionamento? Tanto per dirne una, al momento del formattone, tra diciamo circa 1 anno, basterà agire sulla partizione di Sistema e quella di Swap lasciando le altre inalterate. Questo vuol dire, che dopo aver reinstallato windows, i nostri dati saranno tutti lì, esattamente dove li avevamo lasciati (ma un backup ogni tanto facciamolo!). ATTENZIONE: ho parlato di formattazione di Sistema, non di eliminare le partizioni, formattare e ricominciare allocando gli stessi spazi! Così facendo perderete tutto!!!!!!

L'INSTALLAZIONE DEL SISTEMA OPERATIVO

WINDOWS 2000 è un'ottima versione se affiancata al dovuto service pack. Ideale per macchine meno "giovani", ha la necessità di diversi aggiornamenti (soprattutto il gigante dai piedi di argilla: explorer), ma può divenire un buon amico. XP è quello che consiglio, ma solo in presenza di Ram, tanta Ram!

PRIMI ACCORGIMENTI

Non dimentichiamo l’esatto ordine per le installazioni:
Windows, Service Pack, Aggiornamento Explorer, Drivers mancanti. Questo è quello consigliato, ma può variare in base ai casi (per esempio il pc non riconosce il modem e per scaricare l’aggiornamento di explorer abbiamo bisogno di internet, potete procedere con l’inversione della tabella di marcia).
Ok. A questo punto Dovremmo pensare se installare il service pack. Non abbiate MAI fretta di installare nulla. Specie qualcosa che viene dalla Microsoft. Non sono mai stato d'accordo con l'aggiornamento continuo di Windows (anche e soprattutto a colpi di hotfix). Un buon antivirus, un firewall decente ed un browser che non sia explorer (Mozilla su tutti), riparano molti più danni di una patch (che solitamente chiude una falla per aprirne un'altra). Tempo fa la microsoft fece uscire un aggiornamento alla sicurezza di XP che comprometteva ogni file .3ds che veniva lavorato. Autodesk e Microsoft corsero ai ripari, ma non prima di aver massacrato il lavoro di qualche migliaio di utenti. Per questo consiglio: disabilitate l'aggiornamento automatico. Molta RAM verrà liberata a questo punto, impedendo inoltre che VOI siate i topolini bianchi di questo osceno laboratorio che è la Microsoft. Lasciamo che gli altri si facciano massacrare il pc. Non so voi, ma sono personalmente stanco di aspettare il service pack, della patch, dell'hot fix.
Nota di percorso: non installate MAI un service pack in una lingua su un OS in un’altra lingua. MAI!
Detto questo, prepariamoci il terreno:

Per Windows 2000: chiudete la barra della lingua italiana (ok, il mio windows parla italiano. E allora? Quella barra dovrebbe ricordarmelo?) e se non la utilizzate, la barra degli strumenti (vedremo in seguito come avere comandi rapidi, senza dover necessariamente intasare tutto l'intasabile)

Per Windows XP: click destro sulla barra delle applicazioni, Proprietà - Menu di avvio. Segnare menu di avvio classico (più gestibile, ma soprattutto personalizzabile come vi spiegherò in seguito). Chiudere la barra della lingua italiana, chiudere la barra degli strumenti (se non la usate). Click destro sulle Risorse del computer - proprietà selezionare Avanzate e qui il pulsante Impostazioni del menu Prestazioni. Inutile dire che nella nuova tendina, dovrete spuntare la voce Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori. Il look tornerà quello classico di Windows. Meno "fighetto" ed appariscente", ma decisamente più efficace.

AGGIORNAMENTI CONSIGLIATI
Come vi ho già detto, non amo mantenere Windows troppo aggiornato. Le squadre di programmatori che ha alle spalle probabilmente non si parlano o comunque si odiano e si divertono a farsi reciprocamente dispetti. Certamente, per explorer, nostro malgrado pilone portante del sistema Windows, andrà effettuato l'aggiornamento (attualmente fermo ad uno specifico Service Pack 1). I Service Pack di Windows, invece (a oggi sono disponibili il 4 per windows 2000, ed il 2 per windows XP) vanno adoperati con grande attenzione. Mi ripeto: aspettate non meno di 3 mesi dall'uscita di un service pack, prima di installarlo!!!

OTTIMIZZAZIONE DI WINDOWS

Memoria Virtuale
Cominciamo con l’usare la partizione di Swap. Ricordiamo quanta ram ci hanno venduto. Diciamo 512 mega. Benissimo, facciamo così:
Start - Impostazioni - Pannello di controllo - Sistema
Nel menu Avanzate, scegliamo il pulsante Impostazioni, alla voce Prestazioni e nella nuova finestra che ci si para dinanzi Avanzate e Cambia in basso, alla voce Memoria Virtuale.
La Memoria Virtuale è croce e delizia di noi poveri utenti di PC. Non vi starò a spiegare troppo cosa accade qui dentro, limitiamoci a dire che dovrete imporre delle dimensioni personalizzate (dopo aver azzerato quelle presenti) nella partizione di Swap pari al doppio del vostro quantitativo di ram. Avete 512 mega? Benissimo, le dimensioni iniziali e quelle massime saranno identiche: 1024 (512x2). Per azzerare il quantitativo impostato in C [sistema], basterà imporre zero alle dimensioni iniziali ed alle dimensioni massime. Vi verrà richiesto di riavviare.

Temporanei
A questo punto tocca lavorare sui Temp. Aprite le vostre Risorse del computer, la partizione Swap e createvi all’interno una cartella “Temp” (vi ricordo che dalle impostazioni di cartella dovrete “donarvi” libero accesso ad ogni cartella di sistema, nonché renderle visibili!). Diciamo che la nostra partizione di Swap è E:. Quindi avremo “E:\Temp”.
Sempre Start - Impostazioni - Pannello di controllo - Sistema - Avanzate clicchiamo su Variabili d’Ambiente.
Abbiamo da fare poche modifiche ma fondamentali: nella prima finestra cambiamo i valori di TEMP e TMP assegnando ad entrambi lo stesso valore “E:\Temp”. Nella finestra di sotto, scorreremo sino in fondo, dove troveremo altre due voci TEMP e TMP. Anche qui imposteremo “E:\Temp”. Non toccate null’altro e riavviate.

Temporary Internet Files
Ora avviamo Explorer ed apriamo Strumenti - Opzioni Internet. A questo punto clicchiamo su Impostazioni alla voce Files temporanei Internet e quando si apre la nuova finestra, andiamo a colpo sicuro su Sposta cartella. Inutile dire che la cartella va spostata in Swap. Ognuna di queste operazioni ha come fine quello di “ghettizzare” i files temporanei in una partizione circoscritta. In questo modo l’OS lavorerà in condizioni di frammentazione minima, mantenendosi efficiente e pulito. L’operazione di spostare i temporanei fa fatta per OGNI programma. Utilizziamo Winrar? Dovremo spiegargli che i suoi temporanei potrà farli girare solo in Swap. Download Accelerator? Idem.

La cartella Documenti
Lo spostamento della Directory dei Documenti (Clik destro del mouse sulla cartella Documenti presente sul Desktop, Proprietà, e alla voce Destinazione, mettete quella della partizione che avete destinato ai documenti. In genere D: ) è fondamentale per continuare a mantenere lontano da windows ogni rischio di frammentazione.

Il Browser Alternativo
Tutto Windows si muove grazie ad explorer. Ma questo browser ha più falle del Titanic dop l'impatto con l'iceberg. Mentre le falle di funzionalità si possono risolvere con un po di pazienza, quelle sulla sicurezza durante la navigazione possono essere decisamente troppo pericolose. Per questo consiglio l'utilizzo di un browser per Internet alternativo. Su consiglio della stessa Microsoft, Mozilla Firefox può essere un eccellente sostituto. Le operazioni di install sono semplici e mantiete in tutto e per tutto bookmarks, cookies & co. di explorer. Inizialmente chiederà il download di qualche plugin, ma risolto questo, andrà come un treno. Da provare!!

L'esecuzione Automatica
Terminato l'intero processo, non ci resta che verificare che Windows non stia cercando di strangolarsi da solo. Uno dei modi in cui preferisce farsi del male è attraverso l'esecuzione automatica. Start - Programmi - Esecuzione Automatica e verificate cosa c'è. Probabilmente troverete cosa quali "adobe gamma" o gestori della stampante. Eliminate sciocchezze quali Office e simili (ma non l'Autocad StartUp Accelerator!).

CONCLUDENDO
Terminate le operazioni di installazione, passeremo ad un defrag partizione per partizione (meno quella di Swap. Lì non è necessario). Mantenete sempre gli HD in ordine, o la velocità del vostro pc ne risentirà!
Piccole annotazioni:

Icone e Desktop
Mai e poi mai lasciare icone sul desktop! Risorse del computer, Risorse di Rete, Cestino e Documenti sono più che sufficienti. Windows è costretto a caricare di continuo quelle mini-immagini, rallentandolo notevolmente! Pià il desktop sarà pulito, più guadagnerete in velocità

Sfondi e temi del Desktop
Sono da evitare suoni di avvio o di chiusura troppo lunghi (rallentano moltissimo), senza parlare di sfondi dalle dimensioni esagerate. Andateci leggeri, sempre e comunque, oppure pagherete in prestazioni!

Barre degli strumenti
Sarebbero da evitare barre come quella di office. Nel menu Start procedete all'eliminazione delle icone di aggiornamento automatico e di office (gestione dei documenti), in quanto assolutamente e completamente inutili (a meno che non le usiate, ovvio!). Potrete creare qui, i vostri comandi rapidi, attraverso eseguibili o addirittura cartelle divise per categorie. Basterà clikkare col destro sul tasto Start, e su Apri. Qui potrete incollare i collegamenti ai vostri eseguibili, o creare Directories tematiche. L'accesso a questa area è molto rapido (tasto di windows sulla tastiera) e con pochi colpi di cursore si può lanciare uno o più programmi. Può essere necessario un piccolo periodo di addestramento, ma il vostro computer, nel frattempo, comunque godrà di una pulizia assolutamente salutare sul desktop.
 

Home ]

Inviare a giannibuccoliero@itsystemi.com un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web.
Copyright © 2004 IT SYSTEMI XP CONSULTING di GIANNI BUCCOLIERO 74028 SAVA (TARANTO)
Aggiornato il: 16 maggio 2006